Vaccinazioni: come, quando e perchè
Nel 2016 un gruppo di studio scientifico (Vaccination Guidelines Group, VGG) si è riunito per aggiornare le linee guida in merito ai protocolli vaccinali.
Queste indicazioni devono essere utilizzate per preparare dei programmi vaccinali adatti alla situazione locale.
Vaccinare TUTTI i cani e TUTTI i gatti non protegge solo il singolo animale, ma fornisce un’ottima “immunità di popolazione” il che minimizza la possibilità di epidemie di malattie infettive.
I vaccini vengono suddivisi in due categorie:
- i vaccini core proteggono gli animali da malattie gravi e potenzialmente mortali presenti in tutto il mondo, sono quindi necessari e consigliati Per quanto riguarda il cane proteggono contro il virus del Cimurro (Canine Distemper Virus, CDV), dell’Epatite Infettiva Virale (Canine Adenovirus, CAV) e la Parvovirosi (Canine Parvovirus 2, CPV-2). I vaccini core per il gatto sono quelli che proteggono contro la Panleucopenia felina o Parvovirus felino (Feline Parvovirus, FPV), la Calicivirosi (Feline Calicivirus, FCV) e l’Herpesvirosi felina di tipo 1 (Feline Herpesvirus-1, FHV-1). I “vaccini core” possono essere somministrati ogni 3 anni dopo il richiamo a 6 o 12 mesi di età a completamento della prima serie vaccinale di cuccioli e gattini, poiché la durata dell’immunità (Duration Of Immunity, DOI) è di molti anni e può durare anche per tutta la vita dell’animale. Per essere certi della protezione è sempre consigliata eseguire la sieroconversione.
- Il gruppo di studio ha definito con vaccini non-core quelli che sono richiesti solo per gli animali a rischio di contrarre determinate infezioni: Per il cane la Parainfluenza, la Bronchite Infettiva, la Leptospirosi e la Leishmaniosi; Per il gatto il virus dell’Immunodeficienza Felina (Felv). Questi vaccini necessitano del richiamo annuale dato che la DOI di questi prodotti è in genere di 1 anno.
È bene tenere in considerazione che tutti gli animali alla nascita presentano una immunità innata: anticorpi di derivazione materna (Maternally Derived Antibody, MDA) che interferiscono in modo significativo con l’efficacia della maggior parte dei vaccini se somministrati troppo presto ai cuccioli e ai gattini.
Per questo motivo si raccomanda la somministrazione di dosi multiple di vaccini ai cuccioli e ai gattini, con una prima dose intorno alle 8 settimane e l’ultima dose a 16 settimane di età o più, e quindi un richiamo a 6 o a 12 mesi di età.
I vaccini non dovrebbero essere somministrati se non ce n’è bisogno: esiste la possibilità di misurare tramite un prelievo di sangue il livello di sieroconversione dopo la vaccinazione, per determinare la sieroprotezione in cani e gatti adulti.
La vaccinazione contro il virus della Rabbia si effettua obbligatoriamente nelle aree del mondo dove il virus è endemico essendo una zoonosi, cioè una malattia che può contagiare anche l’uomo.
In Italia non c’è più questo obbligo da diversi anni. Viene però richiesta in caso si voglia espatriare.
Quindi tutti gli animali che hanno in previsione un viaggio all’estero o che da altre nazioni arrivano in Italia dovranno avere la vaccinazione antirabbica valida.