Le zecche sono particolarmente attive nel periodo tardo-primaverile ed estivo anche se, in alcuni casi, all’aperto possono sopravvivere fino a temperature di 7-8°C e, in alcuni casi, fino a 4°C. Sono proprio le zecche “tardive”, quelle che resistono alle temperature più rigide le più pericolose per la trasmissione di malattie, perché hanno compiuto in stagione diversi pasti di sangue.
Come e dove vivono le zecche
La zecca del cane (detta anche zecca bruna) è probabilmente la più diffusa a livello globale: vive sia in ambienti rurali che urbani( cucce, canili, pavimenti, pareti, ecc.). La sua ampia distribuzione è dovuta al fatto che il cane è il suo ospite primario, ma soprattutto alla sua grande capacità di adattamento e sopravvivenza a diverse condizioni climatiche.
La zecca del cane nidifica abbondantemente in condizioni favorevoli come gli ammassi di macerie edili o le cataste di legno, soprattutto nelle zone ombreggiate. Sfortunatamente è possibile ritrovarle, nei vari stadi del loro ciclo vitale, anche in casa (dietro il battiscopa, sotto i coprisoglia di porte e finestre, nelle cavità delle tapparelle o dentro i mobili).
Sui nostri amici a quattro zampe si possono riscontrare con la massima frequenza sulla testa, sui padiglioni auricolari, nella parte interna delle cosce e tra le dita dei cani. Pur potendo sopravvivere per un anno e mezzo senza nutrirsi, devono assumere un pasto di sangue prima dell’accoppiamento.
Dopo l’accoppiamento la femmina termina il pasto, quindi si stacca dall’ospite per deporre le uova: da 3.000 a 7.000! Ecco perché anche in ambienti domestici possono svilupparsi velocemente vaste infestazioni.
Tipi di zecche, le specie più diffuse
Si conoscono circa 900 specie di zecche, suddivise essenzialmente in due grandi famiglie: Ixodidae (zecche dure) e le Argasidae (zecche molli).
ZECCHE DURE (IXODIDAE)
Le zecche dure sono le più numerose e prendono questo nome perché presentano uno scudo sul dorso. Tra loro troviamo le zecche Ixodes, Rhipicephalus, Dermacentor, diffuse geograficamente in ambienti diversi. Possono rimanere attaccate all’animale per giorni o settimane, continuando a succhiarne il sangue: da adulte possono aumentare da 200 a 600 volte il peso corporeo che avevano a digiuno!
Tra le zecche dure ci sono anche le specie più diffuse e rilevanti da un punto di vista sanitario: Rhipicephalus sanguineus (la zecca bruna del cane) e Ixodes ricinus (la zecca dei boschi).
ZECCHE MOLLI (ARGASIDAE)
Le zecche molli – prive fisicamente dello scudo dorsale – si nutrono generalmente sugli uccelli e sono prevalentemente di due tipi, le Argas e le Ornithodorus. La più comune in Italia è l’Argas reflexus reflexus nota anche come zecca del piccione.
Le zecche sono diffuse pressoché in tutto il mondo. Sul cane sono più comuni la zecca bruna del cane (Rhipicephalus sanguineus) e la zecca dei boschi (Ixodes ricinus).
LE ZECCHE DEI BOSCHI
Le zecche dei boschi prediligono vivere sotto le foglie, nell’erba e nei cespugli, in particolare nel sottobosco e nelle zone umide e ombreggiate con vegetazione bassa. Sono presenti in diverse aree del nostro territorio, soprattutto nelle zone collinose e montane (in genere al di sotto dei 1.000 metri di altitudine).
Le malattie trasmesse dalle zecche
Le zecche non saltano e non volano, ma quando un cane passa o sosta in un ambiente infestato, gli bastano pochi secondi per agganciarsi al pelo per poi camminare raggiungendo il luogo più adatto per attaccarsi e nutrirsi: sono dotate di un particolare apparato boccale – il rostro – che permette loro di pungere e agganciarsi profondamente nella pelle del cane, per succhiare il sangue.
Nell’atto della puntura viene secreta una sostanza lievemente anestetizzante ed appiccicosa che favorisce la presa ma che è anche carica di microrganismi pericolosi: è così che le zecche trasmettono le malattie al cane. A volte anche più di una contemporaneamente! Solitamente questi agenti patogeni sono stati assunti dal parassita mordendo precedentemente un animale infetto. Anche l’uomo può essere infettato.
Nello specifico, le zecche del cane sono vettori delle seguenti malattie:
- Ehrlichiosi canina;
- Rickettsiosi;
- Piroplasmosi o Babesiosi;/li>
- Hepatozoonosi canina;
- Trombocitopenia ciclica infettiva.
La zecca dei boschi (Ixodes ricinus) invece:
- Anaplasmosi granulocitica,
- Borreliosi o Malattia di Lyme.
La maggioranza di queste sono molto pericolose per il cane e trasmissibili anche all’uomo (zoonosi).
Come togliere una zecca
L’unica cosa che si può fare per evitare queste malattie è la prevenzione, basata sostanzialmente sull’impiego di antiparassitari repellenti, ovvero prodotti che evitino che la zecca punga il cane: basta una sola zecca ed un’unica puntura per iniettare nel sangue di Fido gli agenti infettivi.
Bisogna saper scegliere con attenzione, perché non tutti gli antiparassitari per cani hanno questa peculiarità: alcuni sono solo in grado di uccidere le zecche, quando ormai sono attaccate.
E se non si è agito con la prevenzione e si trova una zecca sul pelo del cane?
Come toglierla? Una zecca che cammina e non si è ancora attaccata, può essere presa abbastanza facilmente, anche se è meglio non utilizzare le mani nude, ma guanti o pinzette. Se invece è saldamente attaccata alla pelle del cane le accortezze devono essere di più:
- Non utilizzare le mani, ma dotarsi di pinzette (ne esistono in commercio di specifiche, ma vanno bene anche quelle per le sopracciglia, previa sterilizzazione);
- Con le pinzette afferrare la testa del parassita nel punto in cui è attaccata alla pelle del pet;
- Non schiacciare il corpo della zecca, ma tirare via con un movimento leggermente rotatorio;
- Evitare anche l’uso di alcool o vaselina che possono complicare la situazione;
- Pulire e disinfettare la ferita.
Quando ci si accorge della presenza di zecche sul cane, è necessario procedere anche ad un controllo accurato dell’ambiente in cui vive, che nel caso di infestazione deve essere trattato con prodotti specifici.